Sono nata nel maggio del 1980, dal 2008 sono giornalista professionista. La mia famiglia vive a Casalvieri, nella meravigliosa Valle di Comino. Sono orgogliosamente figlia, nipote e pronipote di emigrati da parte di padre e di madre, e i miei parenti vivono tutti negli Stati Uniti e in Francia. Mio padre, Luigi, è nato a Detroit, nel Michigan, mia madre, Martine Alda, a Ville Juif, in Francia. Entrambe hanno deciso di vivere qui in Italia, al contrario dei loro rispettivi fratelli, sorelle e genitori, tutti emigrati.

E l’emigrazione ha di fatto segnato la mia vita e quella della mia famiglia. Il mio passatempo preferito da bambina, durante le serate estive, era contare gli aerei che attraversavano la volta celeste, sopra la mia testa. Chiedevo a mio padre o a mio nonno dove fossero diretti, immaginavo che andassero in America, da mia zia. O a Parigi, da mia nonna. E sognavo di inventare, da grande, un macchinario, un dispositivo, un marchingegno della tecnologia in grado di farmi stare, in pochi minuti, a Detroit dai miei cuginetti o in Francia, dagli altri zii e cugini.  Mi sono chiesta spesso come sarebbe stato se avessi avuto tutta la famiglia vicino e non sparsa tra un continente e l’altro. Sicuramente non avrei conosciuto la malinconica magia delle attese, dei ritorni, delle partenze. Non avrei sentito così familiari i treni e gli aerei. Le stazioni ferroviarie, gli aeroporti. Non avrei mai conosciuto la nostalgia, il peso della sua eredità e l’odore, quello vero, di cotone e gomme americane.

 

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