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Genitori, nonni, bisnonni e rosari di zii e prozii con catene di cuginanze più o meno lunghe, hanno ognuno un posto nelle caselle che compongono la nostra mappa di famiglia. Quando tutte le caselle sono complete, anche la nostra posizione è chiara, precisa, tranquilla. Quando invece in queste caselle ci sono dei vuoti, anche la nostra posizione diventa incerta in termini di identità.
In questo caso molto spesso si sviluppa un bisogno di riempire quelle caselle, di assegnare ad ognuno un volto, un nome, un ruolo, un rapporto. Può accadere anche dopo generazioni, dopo anni e anni di vuoti tollerati.
Esattamente questo è successo a Daniel Colucci ed alla sua famiglia. Daniel Colucci, con la moglie Britta Wächtler e i figli Celine e Sacha, è arrivato nei giorni scorsi a Casalvieri per cercare tracce sicure dei suoi antenati. Daniel appartiene allo stesso ceppo dei Colucci a cui apparteneva il grande Coluche, suo padre Robert era molto probabilmente cugino dell’indimenticabile artista.
Una famigliola assolutamente deliziosa che vive in Germania, a Stoccarda, dove Daniel esercita la professione di ingegnere informatico, mentre la figliola Celine, che parla un fluente italiano appreso durante alcuni stages di marketing turistico a Brunico, lavora all’organizzazione di eventi presso la Mercedes-Benz. Insieme a Marc, suo fidanzato e Joan suo cugino, la famiglia sta percorrendo l’Italia. Nei suoi tragitti ha raggiunto Casalvieri, per conoscere il paese da cui partì il capostipite Attilio Colucci e rintracciare presso l’Anagrafe gli altri antenati. Grande il piacere di Valcomino Senza Confini nel conoscerli e manifestare accoglienza. Daniel e i suoi congiunti sono stati ricevuti dal Sindaco Franco Moscone che ha offerto disponibilità per le ricerche in anagrafe, che proseguiranno nelle prossime settimane grazie alla collaborazione con Domenico D’Angela.
Gruppo di famiglia ricevuti dal Sindaco
Due cose sono certe: che ora Daniel ha degli amici e dei riferimenti a Casalvieri e che la famiglia tornerà per le prossime vacanze nel paese che hanno riscoperto e che è anche un po’ loro.
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