Irene Mizzoni, è giornalista pubblicista. Dopo la laurea in Linguistica, presso l’Università di Cassino, è corrispondente per il quotidiano Ciociaria Oggi, dove lavora per sette anni. E’ stata redattore presso il quotidiano Ciociaria Quotidiano ed è stata caposervizio presso il freepress Il Giornale di Frosinone. Si occupa di storia locale; collabora alla stesura di alcuni testi. Da quattro anni ricopre la carica di redattore presso la testata telematica Tg24 e attualmente collabora con Il Messaggero di Frosinone. Nata a Isola del Liri, da anni vive a Sora.

Claudio Vettese

appartiene alla schiera degli storici locali”, i quali, contrariamente al limite insito nel termine "locale", sono essenziali nella ricostruzione storica, il loro lavoro diventa materiale prezioso per gli storici nazionali nella ricostruzione e nell’interpretazione storica di ampio respiro, paragonabili ai mastri muratori senza i quali gli architetti non potrebbero costruire niente. Ma Claudio Vettese non esaurisce nella Storia la sua passione per la ricerca, s’interessa infatti a tutto ciò che è cultura, in senso antropologico, della comunità sanbiagese, dalle ricerche linguistiche alle indagini di costume, alla gestione di pagine facebook dedicate alla comunità. La nota sui Donatella in Russia è tratta dal capitolo “Emigrazione”, inserito nel suo ultimo lavoro su storie sanbiagesi, ancora inedito per gli sconvolgimenti del Covid 19, ma di prossima pubblicazione. Altri affermati volumi di Vettese sono: “Lingua San Biagese” “Sfollati” e “Eroi inconsapevoli”.

LAURA CIAVARDINI         

mossa da grande passione per la Letteratura russa si è laureata in Letteratura e Traduzione Interculturale, presso l’Università di Roma Tre, con una tesi sul teatro russo della Perestroyka nell’opera della scrittrice e drammaturga Lyudmila Petrushevskaya. Ha soggiornato più volte in Russia e nei paesi baltici per motivi di studio. Nel 2017 ha vissuto e lavorato a Novosibirsk (Siberia) come insegnante di italiano. Attualmente insegna presso un’Associazione No-Profit che si occupa di formazione ed accoglienza, a conferma del suo profondo interesse per le migrazioni di oggi e di ieri.

Sono nata nel maggio del 1980, dal 2008 sono giornalista professionista. La mia famiglia vive a Casalvieri, nella meravigliosa Valle di Comino. Sono orgogliosamente figlia, nipote e pronipote di emigrati da parte di padre e di madre, e i miei parenti vivono tutti negli Stati Uniti e in Francia. Mio padre, Luigi, è nato a Detroit, nel Michigan, mia madre, Martine Alda, a Ville Juif, in Francia. Entrambe hanno deciso di vivere qui in Italia, al contrario dei loro rispettivi fratelli, sorelle e genitori, tutti emigrati.

Alvitana da generazioni, sono nata nel 1947 e mi chiamo Maria Iacobone. Ho frequentato l’Istituto Magistrale “Vincenzo Gioberti “ di Sora, quindi mi sono laureata in Materie Letterarie presso la Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma.

Ho insegnato presso varie Scuole Medie della Provincia di Frosinone, l’ultima è stata la Scuola Media “Mario Equicola” di Alvito dove sono rimasta per 20 anni. Gli ultimi tre anni della mia carriera lavorativa li ho trascorsi da Dirigente Incaricata presso la Scuola Media “Pietrobono” di Frosinone e il Circolo Didattico di Isola del Liri.

Mi piace molto leggere romanzi, soprattutto i grandi della letteratura russa dell’Ottocento e della letteratura americana del Novecento.

Non sono esperta in niente, ma ho un grande interesse per la Storia. Ultimamente sto approfondendo due filoni: la “Prima Guerra Mondiale”, soprattutto per quanto riguarda le vicende dei soldati alvitani

caduti sui campi di battaglia o negli ospedali da campo o in quelli di prigionia, e “La grande emigrazione italiana”.

 

Torna al racconto

La sua passione per la ricerca storica è iniziata nel 1979, quando il Centro Studi “Cominium” gli pubblicò la tesi di laurea sul brigantaggio politico a Sora e nella Valle di Comino nel periodo repubblicano-francese. In quel 1979  M. Ferri iniziò le ricerche per dar vita alla vasta e documentata biografia del brigante Chiavone che, stampata nel 1984, suscitò un grande interesse e un risveglio inaspettato degli studi sulla guerriglia antiunitaria nel nostro territorio, e non solo nel nostro territorio.

Allievo e amico di Franco Molfese, il maggiore storico del brigantaggio postunitario, il prof. Ferri ne ha seguito l’indirizzo metodologico serio e rigoroso nel vasto e polemico confronto che le diverse scuole storiche hanno avuto in questi ultimi anni su questo impressionante fenomeno. Al brigantaggio politico Michele Ferri ha dedicato diversi saggi, oltre ad una nuova edizione della biografia di Chiavone .

La produzione storica è proseguita con la pubblicazione del volume “Garibaldini in Ciociaria”, riguardante la campagna per la conquista di Roma del 1867, stampato a cura dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone, anche questo ristampato dalla Pro Loco di Sora nel 2012.

Ha trattato poi il Quarantotto Ciociaro con la pubblicazione di due studi, uno dei quali dedicato alla concezione politica del Vescovo Montieri .

Sono seguiti altri interessanti saggi sull’emigrazione all’estero di Sorani e Cominesi tra Ottocento e Novecento  e sulla distribuzione della ricchezza in area sorana a fine Ottocento, oltre a due importanti ricerche su due decenni di politica municipale a Sora ed Isola del Liri in periodi cruciali per la storia di queste due  città.

Tra le ultime produzioni il volume “Antifascisti senza gloria”, 242 biografie di nostri conterranei schedati e perseguitati dal regime fascista, e il saggio “Ottocento: il “secolo lungo” di Sora”.

Il frutto delle sue ricerche Michele Ferri lo ha portato all’attenzione degli appassionati in un centinaio di convegni.

Molto restio ad assumere cariche e dirigenze, il prof. Ferri ha tuttavia ricoperto il ruolo di Commissario, prima, e di Presidente, poi, del Comitato Provinciale dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano per volere della Presidente nazionale prof.ssa Emilia Morelli dell’Università la Sapienza di Roma.

 

 

Torna all'articolo

 

La professoressa Lidia Colafrancesco, di Arce, è una delle più brillanti ricercatrici di Storia  moderna e contemporanea della provincia e della Regione, specializzata nei temi dell’Emigrazione. Purtroppo le recenti riforme che hanno ridotto le opportunità di accedere alle carriere accademiche, hanno indotto molti giovani ricercatori ad orientare diversamente le loro prospettive di vita. Lidia ha scelto l’attività di insegnante di scuola primaria e la ricerca storica si è privata di una protagonista.

Il suo curriculum di ricercatrice è notevole: Laurea in Pedagogia presso l’ Università di Cassino; Corsi di perfezionamento in Geopolitica; Dottorato di ricerca in Società, politica e istituzioni in età contemporanea; Diversi Master in Didattica; collaborazione con il Dipartimento di Filologia e Storia della Facoltà di Lettere e Filosofia, con il Dipartimento di Economia e Territorio della Facoltà di Economia e Commercio e il Laboratorio di Storia regionale dell’Università  di Cassino; insieme con una intensa attività archivistica ha prodotto cospicue pubblicazioni sulla liquidazione dell’Asse ecclesiastico, la Cassa per il Mezzogiorno e l’emigrazione.

In questa sede proponiamo un suo ottimo saggio sull’emigrazione dal Lazio meridionale con attenzione specifica all’emigrazione dalla Valcomino già pubblicato su diverse riviste accademiche, che ci introdurrà ad alcune riflessioni sia sull’emigrazione storica che sull’emigrazione dei nostri anni.

Massimo Pallone nasce a Parigi nel 1998. 

  • Formazione in Grafica Pubblicitaria
  • Svolge la professione di Grafico Pubblicitario a Parigi
  • Direttore artistico presso "Tab Mo"

Luca Fiore nasce a Parigi il 26 ottobre 1988.

Si diploma all'Ecole Nationale Supérieure des Arts Decoratifs de Paris

Specializzazione in Cinema d'animazione.

 

Cortometraggi

  • "Otop", 2012
  • "Elevation" 2016
  • Corto per "International comitee The Red Cros sui rifugiati politici"
  • Partecipazione alla serie Supa, 2016
  • Documentazione scambi culturali Francia-Colombia in realizzazione

Premi

  • "Renard d'or", 2013
  • "Simona Gesmondi", Festival di Cretaro, 2013
  • "Nouveau Regard", Festival Europeo del Corto di Lille, 2014

 

Graffiti

  • Realizzazioni varie per Enti, Municipi della cintura cittadina di Parigi, 2006-2016

 

Murales

  • Dipinto di 50 m per l'Associazione "Piétinons les préjugés", Parigi, 2016

 

Altri progetti

  • Cura e realizzazione di un progetto rieducativo nelle carceri minorili in Senegal, finanziato dall'associazione non profit O.S.I.V.A. e gestito da A.P.S.E., 2017

 

Sue opere sono state esposte al "Palais de Tokio", 2017

 Elenco sottoscrittori di “UNA BORSA DI STUDIO PER COLUCHE” 2002/2005

 

Jacopo Rufo è un fotografo di ventisette anni con base a Barcellona. Lavora in ambito commerciale e realizza progetti fotografici tematici. Cresciuto a San Donato Val di Comino, finite le scuole si trasferisce a Roma dove lavora per uno studio di grafica mentre si laurea in Cinema e Arti della visione all’università di Roma 3 con una tesi in Storia e Critica della Fotografia. Si iscrive al master Editoria e Scrittura presso La Sapienza, scrive per una piccola testata online e comincia a viaggiare. La fotografia lo ha sempre affascinato, durante gli ultimi anni dell’Istituto d’Arte di Sora comincia a sviluppare una maggiore consapevolezza del mezzo, mette su una piccola camera oscura e scatta esclusivamente in pellicola. A Roma frequenta un corso di fotografa digitale avanzata, inizia un corso in Fotoreportage ma dopo poco si trasferisce a Barcellona. Attualmente la sua vita si divide tra Roma, Barcellona e Bruxelles.

 www.jacoporufo.com Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

 

traduzione 

A consuntivo dell’evento Dsquared2, per il Premio LeColuche e Cittadinanza onoraria, la nostra analisi ha una valenza più ampia dell’evento stesso. E’ evidente Il compiacimento per il suo successo, per le modalità con cui si è realizzato e soprattutto per l’intelligente simpatia dei protagonisti.

 traduzione 

  • valcomino-senzaconfini.it istituisce il Premio Civico “LeColuche” con il relativo Comitato Costitutivo.
  • Il Premio è dedicato a Michel Gerard Colucci, alias Coluche, figlio di padre di origine italiana e casalvierana emigrato in Francia. Coluche è simbolo di quella migrazione che oscilla tra assimilazione e trasgressione, tra adeguamento e frantumazione delle convenzioni, tra cornici d’identità definite e nebulose, che può perdersi o trovare strade prestigiose.

  • Il Premio Civico è riservato a cittadini, di vicina o lontana origine con il nostro territorio, che trasferendo provvisoriamente o definitivamente la loro esistenza in spazi lontani in Italia e nel mondo, si siano distinti nei più disparati settori delle attività umane: dalla cultura all’economia, dall’arte all’impegno sociale, dalle scienze alle professioni, dalla solidarietà allo sport, ecc. avendo custodia, nei modi consentiti dalle vicende della vita, di tracce e di legami con i geni originari.

  • Lo scopo del Premio Civico, nella sua funzione di ulteriore collante umano e socio-culturale tra le comunità in patria e l’amplissima platea dei nostri connazionali nelmondo, è il recupero dei margini di un’identità culturale originale comune, rafforzando relazioni, rapporti ed opportunità reciproche.

  • Il Premio avrà cadenza biennale, e consisterà in un’opera simbolica realizzata ad hoc da artisti di fama nazionale. Non avrà alcun fine di lucro diretto o indiretto.

  • Le sezioni del Premio possono essere diverse e non definite preventivamente. Prima inter pares è quella dedicata Ai Ritorni, i Nostoi della mitologia greca. Il numero delle sezioni premiate per ogni edizione non dovrà essere superiore a cinque, ed il suo insieme dovrà essere equilibrato rispetto alle sezioni stesse, alla provenienza geografica, alla collocazione sociale dei candidati, senza alcuna graduatoria di merito.

  • Di concerto con le Amministrazioni Comunali pro tempore del territorio, al Premio potrà essere abbinata la concessione della Cittadinanza Onoraria del paese.

  • Le candidature al Premio saranno presentate al Comitato costitutivo da cittadini in forma collettiva, da Associazioni e da Istituzioni, con il corredo della documentazione motivazionale più ampia possibile.

  • In via transitoria per l’anno duemiladiciassette i responsabili del sito assumono, con eventuali collaboratori esterni, tutte le decisioni concernenti la gestione del Premio.

  • Per gli anni successivi sarà redatto apposito regolamento.

    Casalvieri 30 gennaio 2017

    www.valcomino-senzaconfini.it