Niente più del Tempo, niente più del Fantasma che avvolge con il suo mantello la condizione umana e la natura ha concentrato, attirato, provocato le riflessioni, le amarezze, le paure, le attese, le speranze, le rassegnazioni, le frette, le satire, le accuse dell’umanità stessa. Niente come il tempo condanna e assolve.        

STEPHEN HAWKING

Antonio Mastromattei da Monte San Giovanni Campano interpreta un ruolo integralmente “senza confini”, autenticamente globalist. Ha superato i confini spaziali trasferendosi in America negli anni sessanta, scavalcando ancor oggi l’oceano come un pendolare. Ha superato i confini del “tempo” immergendosi nelle sue dimensioni, nelle sue misurazioni, anticipandolo o ritardandolo. Supera ancora i confini del tempo con una freschezza nel corpo e nella mente che travisa il numero degli anni vissuti. Ma di più: parlando con lui sembra che il pensiero superi gli ordini delle dimensioni naturali e segua percorsi suoi, parimenti lo sguardo sembra superare l’orizzonte materiale e si aggira come un drone in ambienti sconosciuti. Un magma. Questo sembra Antonio: solitudini e bisogni di abbracci, orpelli e modestie, sogni e meccanismi metallici, opulenze presidenziali e dimore dignitosamente spartane, il chiasso della città e la quiete della sua campagna monticiana.

Antonio Mastromattei insomma è un personaggio forse stravagante, forse ironico, forse introverso, forse profondamente cosciente dell’essenza dell’uomo e della sua esistenza. E’ nello stesso tempo intensamente buono.

Antonio Mastromattei da giovane

Nasce nel 1937 nella campagna di Monte San Giovanni, da famiglia contadina. Attraversa fanciullo gli anni della guerra. Negli anni cinquanta si diploma presso l’Istituto Tecnico Industriale di recente istituzione ad Isola del Liri. E’ versatile con le mani: sa fare tutto, ripara, sistema, accomoda tutto ciò che è meccanico, tutto ciò che è meccanismo. Ma si cimenta anche con l’elettricità, con le radioline, con i fuochi pirotecnici, che aveva iniziato ad elaborare con le polveri estratte dai proiettili inesplosi durante gli anni del conflitto. Ma un’attenzione misteriosa, particolare, insolita, la riserva ai meccanismi dell’orologio. Là dove il movimento di un metallo scandisce la vita di un uomo, Antonio cerca una risposta. E’ realmente attratto dagli orologi….dalle onde del tempo…

Già uno zio aveva solcato l’oceano per raggiungere l’America. Questo zio, eccentrico, ma con lo stile di altri tempi, esercitava un fascino particolare sul giovane nipote: lo invitava negli Stati Uniti, dove gli proponeva nuovi orizzonti, nuove opportunità, nuove scoperte. In effetti, per la cronaca, erano anni in cui essere diplomati periti industriali metteva al riparo da qualsiasi timore. I posti di lavoro nell’Italia che riemergeva dai disastri della guerra erano garantiti, e lo erano anche carriere di primo piano nelle aziende di ogni genere che si venivano impiantando anche nella nostra provincia. Non fu dunque il bisogno a spingere Antonio oltre l’oceano. Fu altro. Fu bisogno di scoperta e di confronto. Di sé, innanzitutto. Nei pressi di Boston, dove abitava, inizio’ l’attività di orologiaio che con successo svolge ancora adesso sulla soglia degli ottantanni, assistito nell’attività dai suoi figli.

Giusto l’anno scorso su Antonio MASTROMATTEI è stata redatta una brillante biografia “Antonio Mastromattei, l’uomo del tempo” a cura di Laura Corsini e Alessio Silo. E’ opportuno quindi rimandare a tale pubblicazione una più puntuale conoscenza del percorso della vita di Antonio.

Noi ci limitiamo a condividere alcuni aspetti ed alcune considerazioni su questo personaggio. Considerazioni emerse nel corso di una chiacchierata nemmeno troppo lunga, ma sufficiente a coglierne alcuni tratti.

Iniziamo dicendo che nell’attività di “orologiaio”, bellissima definizione di un mestiere in cui è l’uomo con la sua abilità manuale e di pensiero ad essere padrone del processo produttivo.., Antonio ha raggiunto il Top. E’ consulente ufficiale della ROLEX, il più famoso marchio di orologi del mondo. Quando nella revisione dei suoi prestigiosissimi orologi per eventuali riparazioni, difetti e garanzie varie, persistono difficoltà, l’azienda si rivolge ad Antonio per un verdetto finale. Questo è sufficiente per definire eccezionale la sua professionalità.

Professionalità con la quale Antonio, sempre su meccanica Rolex, crea orologi con un suo marchio personale “AntonioMastromattei “ . Si tratta di orologi molto preziosi, trasformati con fogge ed estetiche uniche in autentici gioielli.

Con la creazione di questi orologi Antonio ha costruito una sua vita parallela, anch’essa straordinaria, singolare e stupefacente. Aperta alle più diverse interpretazioni.

Già negli anni Antonio iniziò questa sua vita parallela regalando una sua creazione a Sua Santità Papa Paolo VI. Negli stessi anni seguì la donazione all’allora presidente della Repubblica Giovanni Leone.

Antonio Mastromattei con Papa Paolo VI

Con il Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Leone

Devozione di fedele o di cittadino? Omaggio deferente al potente di turno? Sincero atto di ossequio all’autorità? A noi piace immaginare che sia un bonario richiamo alla caducità del potere di fronte al giudizio del tempo. Un ironico ammonimento a non superare i limiti propri dell’umanità, un sagace avvertimento a rimanere con i piedi per terra. Ma al di là di ogni reale intenzione, queste ultime interpretazioni rimangono sullo sfondo, sovrapposte ad un gigantesco punto interrogativo.

Da allora non c’è autorità o potente, al di là ed al di qua dell’oceano Atlantico, che si sia sottratta a questa attenzione da parte di Antonio Mastromattei.

Orologio donato al Presidente USA Gerald Ford

In calce alla sua biografia l’elenco è impressionante. In ordine sparso, Primi Ministri: Pierre Trudeau, Giulio Andreotti, Bettino Craxi, Silvio Berlusconi, Romano Prodi, Massimo D’Alema, Giuliano Amato. Presidenti della Repubblica Italiana: Giovanni Leone, Sandro Pertini, Carlo Azeglio Ciampi, Oscar Luigi Scalfaro, Sergio Mattarella. Presidenti Usa: Jimmy Carter, Ronald Reagan, Gerald Ford, George Bush, Billy Clinton, George Bush J. Papi: Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II. Ed inoltre Ted Kennedy, tutti i Prefetti della Repubblica Italiana, numerosi Cardinali, Ambasciatori ed altri ancora.

Orologi donati ai Presidenti USA Bill Clinton e Jimmy Carter

Antonio Mastromattei ha potuto salutare e conoscere tutti e da tutti è stato gratificato con messaggi di ringraziamento personali, con onorificenze e riconoscimenti vari.

Incontro con il Papa Giovanni Paolo II

Nel carnet di Antonio si registrano, infatti, i titoli di Cavaliere Ufficiale della Repubblica, Principe della Chiesa dell’Ordine di San Gregorio Magno, (la cui divisa ama indossare nelle cerimonie più solenni), Commendatore della Repubblica, Grande Ufficiale della Repubblica e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblca, ossia le più alte onorificenze ammesse nella nostra Repubblica.

Con molto orgoglio, congiuntamente ad una profonda e sincera umiltà, non manca di fregiarsi di queste onorificenze. Perciò all’inizio si parlava di un personaggio che navigava tra orpelli e modestie, tra sogni e meccanismi metallici, tra opulenze presidenziali e dimore spartane.

Nelle più importanti cerimonie pubbliche Antonio Mastromattei, con le sue onorificenze in bella evidenza, se ne sta al centro di intense conversazioni. E’ tuttavia capace anche di starsene lontano, ad osservare distante lo svolgersi dei riti, ridimensionati dal distacco spaziale e dalla intransigenza del tempo. Capace di starsene incapsulato in una uniforme al di fuori del tempo, ed uscirne con sorriso semibeffardo.

In questo turbinio di lavoro, di voli sull’Atlantico e di impegni pubblici, Antonio inserisce, senza presunzioni e senza esibizionismi, ma anche senza finte modestie, un’appassionata e intensa attività filantropica. L’elenco dei destinatari delle sue donazioni, buttato là con autentica non chalance, testimonia quanto sia ampio il ventaglio dei bisogni e delle necessità per i quali Antonio offre la sua attenzione e la sua solidarietà. Tuttavia, in primis, ci tiene a dirlo, il suo interesse ed il suo contributo costanti vanno alla Città dei ragazzi, l’Associazione sorta per opera di Monsignor Carroll-Abbing, detto il “il Monsignore degli Sciuscià”. Forse un modo di rivedere se stesso negli anni della guerra ed immediatamente seguenti, forse un modo di condividere sogni e prospettive di ragazzi che s’affacciano alla vita, ma la sua vicinanza a quel progetto è seria, costante comprovata.

Antonio Mastromattei con la famiglia

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