Annino O’Reilly: da Dublino alla Canalara passando per Sidney…

Annino O’Reilly è nato, è cresciuto, ha studiato e vissuto in Irlanda. Sua madre è Giuseppina, figlia di Annino Rocca e di Claudine (ostinatamente chiamata da tutti però Galantina) Puzzuoli.

Il papà è irlandese. Sua nonna vive alla Canalara, dove alterna periodi di permanenza con le figlie a Dublino, e Annino da diversi per mesi vive con lei. Annino è ingegnere e manager di team informatici. Ha poco più di trent’anni. Dopo diverse esperienze di lavoro in Irlanda decide di volare da Dublino in Australia. Gli piace, sta bene. E’ assunto dalla Coca Cola australiana per progettare programmi informatici per quella società. Ne ha impostati diversi, qualcuno è ancora in fase di elaborazione.

PETRA GIORDANIA

Alcuni sono sorprendenti per l’incredibile fantasia che gli esperti di marketing propongono. Quando tutti saranno realizzati Annino ha promesso che ce ne parlerà senza sconti. Comunque Annino è uno spirito libero, e nel giugno del 2015, decide di dedicare un anno della sua vita a visitare il mondo insieme alla sua ragazza australiana. Da Sidney tornano a Dublino e partono. La prima parte del viaggio è dedicata ai paesi europei, Europa centrale e mediterranea ed Europa balcanica.

E’ un percorso a zig zag per cercare di coprirne il numero più alto possibile. Autobus e treni sono i mezzi trasporto: non solo per risparmiare ma soprattutto perché sono i mezzi che consentono di penetrare di più nella cultura dei paesi che si attraversano. Per molti aspetti Annino e Jo, questo è il nome della sua ragazza australiana, con origini neozelandesi, sono viaggiatori e non turisti. Intriganti, curiosi, annusatori di costumi ed abitudini diverse. Ma con saggezza, senza essere temerari ed avventurosi. Nella seconda parte del viaggio raggiungono la Turchia, da dove dapprima si dirigono dapprima verso la Giordania e l’Egitto, poi si dirigono verso il medio e lontano Oriente bypassando le zone martoriate dalle guerre. Attraversano l’Iran, oltrepassano il Pakistan ed entrano in India. Le “surreali” atmosfere e realtà del subcontinente indiano, percorso longitudinalmente, seducono i due ragazzi per alcuni giorni in più rispetto a come programmato.

IL TEMPIO TAJ MAHAL

Si dirigono verso il Nepal. Nella primavera di quest’anno a Katmandu, capitale del Nepal, sono testimoni di un altro violento terremoto, magnitudine intorno ai sette gradi. Quello terribile del 2015 aveva già distrutto tutto, quindi questo distrugge poco, perciò noi non ne abbiamo saputo. Attraversano la Birmania e scendono verso il sud est asiatico da dove parte lòa terza parte del viaggio. Iniziano dalla Tailandia dove prendono in uso una Honda 125.

SULLA GLORIOSA HONDA 125 IN VIETNAM

Con questa moto visitano e superano la Cambogia, il Laos, il Vietnam e si dirigono a nord verso la Cina che risalgono raggiungendo la Corea del sud. Volano in Giappone.

TEMPIO SCINTOISTA

Qua lo aspetta un altro terremoto di lieve entità. A questo punto mi viene da chiedergli : ““Annì ? Ma tu, quando sei arrivato qua in Italia? No! Dico..…” la domanda è ironica, ma il pensiero ai nostri terremoti corre spontaneo… Dal Giappone volano verso la California da dove con una vettura presa in affitto si dirigono ad est. Attraverso il Nevada, il Colorado

SUL GRAN CANON

ed il Texas raggiungono New Orleans. Inizia la risalita verso New York e verso il Canada. Passano a Toronto, dove Annino non incontra i numerosi parenti di cui, prima di tornare alla Canalara, ignorava l’esistenza.

SULLE CASCATE DEL NIAGARA

Dal Canada volano verso l’Islanda e quindi raggiungono la vecchia Europa.

TRA I GHIACCIAI

Tappa in Spagna ed arrivano finalmente alla agognata meta del suo viaggio: La Canalara, ridente frazione di Casalvieri…… Ed alla Canalara Annino vive dal mese di agosto con la nonna Claudine (Galantina). Con la nonna, mangia, raccoglie le olive e stende il bucato. L’accompagna ai mercati, le prende la legna e con lei si scalda al fuoco.

Adesso viaggia con una cinquecento degli anni sessanta, che non cambierebbe con una Mercedes 500. Cerca documenti, frequenta l’anagrafe comunale e consulta registri parrocchiali all’inseguimento di qualsiasi traccia lo conduca ai suoi nonni e bisnonni. Adesso va raccapezzando vecchie carte e vecchie mappe della zona perché vuole ritrovare i luoghi e i sentieri che i suoi avi percorrevano. Non è affatto disturbato per l’assenza, alla Canalara e nelle zone circostanti, delle linee dei cellulari e dei collegamenti internet:   adora il silenzio e i vecchi lavori manuali, e quando ha bisogno di internet fa scoppiettare il motore della vecchia cinquecento e raggiunge Sora dove la linea ha una bella potenza. E’ incredibilmente sorprendente Annino. Fra qualche giorno lo raggiungerà nuovamente la sua ragazza e fra qualche settimana ripartirà. Per adesso andrà a Dublino, dai suoi. Dove i cinque figli Claudine, Annino, Thomas, Marcello e Gianpaolo insieme a mamma Giuseppina, a papà Thomas e a nonna Galantina si riuniranno per salutarsi prima che Gianpaolo parta per sposarsi e vivere in America, ma soprattutto per riproporre questa stessa immagine di famiglia “tosta” che risale a dieci anni fa.

LA FAMIGLIA OREILLY-ROCCA AL COMPLETO: GIAMPAOLO, THOMAS, CLAUDINE, THOMAS, GIUSEPPINA, ANNINO E MARCELLO.

Poi non sa né dove andrà, né cosa farà, ma ovunque vada e qualunque cosa faccia Annino ha ritrovato il filo della sua identità e noi non lo perderemo più. L’ingegnere informatico le sue radici le coltiva come un fiore.

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