Christophe Rocca è un ragazzone scanzonato, pieno di vita e buono, ma con i piedi per terra. Come suggerisce il nome, è nato in Francia dove viveva la sua famiglia.
Negli anni novanta appena adolescente è rientrato a Casalvieri. Ha partecipato ai lavori scolastici conseguendo il diploma/qualifica di odontotecnico. Ha spizzicato diverse occupazioni dalla bancarella del mercato del lavoro, ma il pizzicagnolo offriva sempre olive amare….: sempre “in nero” e con un salario simile a un “pourboire” (mancia). Si è messo a ciondolare: me ne vado o resto, e scanzonava, me ne vado o resto, e scanzonava. Se ne è andato…
Valcomino Senzaconfini
Tutto ebbe inizio l'estate del 2009, ero partito in vacanza con tre amici per un villaggio turistico ad Otranto. Quattro amici in vacanza che dovevano gestire solo cazzeggio e spensieratezza. Tutto come previsto, fin quando Vincenzo (uno dei tre amici) non va a innamorarsi di una ragazza svizzera che, per sua sfortuna, parlava solo inglese e francese. Vincenzo, abbastanza scarso a lingue, mi chiese di aiutarlo nel tradurre “il suo corteggiamento”. Potevo farlo per l’amicizia, ma dopo una ventina di minuti di un ping pong in cui facevo la figura del “salamotto”, pensai bene di piantarlo da solo con Valerie. Così si chiamava la ragazza.
Più tardi nel bel mezzo di una serata in discoteca mi capita di vedere Vincenzo fare il galletto con un’altra tipa. Nello stesso tempo, alzando lo sguardo verso la terrazzina della discoteca, vedo Valerie da sola, che guardava languida e triste quel “coglione” di Vincenzo. Che potevo fare per il buon nome dell’Italia se non tentare di consolare la bella Valerie? Una parola tira l’altra, uno sguardo tira l’altro, ed io mi trovai tirato in Svizzera….
Preferisco superare un po’ di anni, con vicende belle, brutte e così e così, per arrivare ad oggi.
Attualmente sono separato, ma i rapporti con Valerie sono molto positivi e costruttivi. Da lei ho avuto un meraviglioso bambino che ora ha sette anni, si chiama Axel. Il rapporto con mio figlio è bellissimo, ed è una splendida avventura esserne padre, anche se lo vedo solo ogni mercoledì ed un week-end su due.
Attualmente vivo a Losanna, città di 140.000 abitanti di religione soprattutto protestante. Losanna fa parte del cantone di Vaud, di lingua francese, cosa che ha agevolato il mio inserimento visto che già lo parlavo. Losanna è una città molto organizzata, vivace, piena di iniziative e di proposte culturali poiché c’è un’alta percentuale di comunità straniere.
Lo sport è parte integrante della cultura svizzera, incrociare chi fa footing spingendo un carrozzino per bambini o seguito da un cane è cosa molto normale.
Partecipo, a livello amatoriale, a gare di corsa su percorsi di montagna (trial running). E’ un’attività sportiva molto importante qui in Svizzera. Tra le tante che ho corso ce n’è una che mi ha fatto soffrire, si chiama la SIERRE-ZINAL, oppure “Corsa dei cinque 4.OOO”, perché il percorso si svolge sulle pendici di cinque monti che raggiungono i 4.000, uno spettacolo meraviglioso, ma molto faticoso. Si svolge su 31 km con un dislivello di 2200 metri !!! E’ considerata una delle corse di montagna più belle al mondo.
Adesso mi ritrovo titolare, in società con un’amica dottoressa, di uno studio dentistico con annesso laboratorio odontotecnico di cui sono il responsabile. Lo studio/laboratorio lo abbiamo aperto nel 2013 e non è stata impresa facile combinare tutti gli elementi per poter mettere in piedi un progetto del genere. Devo essere sincero, abbiamo avuto anche molta fortuna, dall'idea alle chiavi dello studio abbiamo impiegato sei mesi….(forse in Italia ci avremmo messo qualche settimana in più !!!!!!!) Quando abbiamo avuto le chiavi ci siamo resi conto che i veri sacrifici iniziavano allora …. Il primo anno di attività abbiamo avuto molti imprevisti ed uno scarso volume d'affari, quindi chiusura in negativo. Nel secondo anno abbiamo registrato dei piccoli progressi che ci hanno consentito di chiudere l’anno in pareggio.
Il 2016 e il 2017 sono gli anni con più soddisfazioni: chiusura in positivo, assunzione di personale e ulteriori investimenti in macchinari di ultima generazione per la medicina dentaria. Quest’anno stiamo lavorando tantissimo,
E’ un vero e proprio cocktail di emozioni, incertezze, paure, preoccupazioni ma anche di molte soddisfazioni e soprattutto ho la sensazione di fare qualcosa di utile.
Il mio rapporto con l’Italia è una storia di amore e di odio, perché non ho avuto la possibilità di poter costruire un futuro mio e della mia famiglia. In Italia lavoravo moltissimo, praticamente sette giorni su sette, e mi sono ritrovato a trent’anni senza aver versato alcun contributo previdenziale ed assistenziale. Una situazione preoccupante e con poche prospettive di miglioramento o cambiamento, e non riuscivo proprio ad immaginare cosa potessi attendermi di positivo in Italia. Poi però l’amore per il mio paese è grande, non posso negarlo. Il calore delle persone, il nostro territorio, la famiglia, la cucina, il modo di vivere sono tutte cose che ci mancano, che dobbiamo abbandonare in gran parte. Ma per fortuna le comunicazioni, i trasporti e i commerci ci consentono di limitare i danni e possiamo avere a pranzo o a cena un bel piatto di spaghetti al pomodoro e un paio di “dita” di salsiccia nostrana, o scambiare comodamente al telefono quattro chiacchiere con il nostro amico d’infanzia rimasto in Valcomino o incontrare facilmente mamma.
