del Dr. UGO CAFIERO Roma, 30 aprile 1901

Il grido di dolore lanciato dal Regio Console Scelsi ha avuto una profonda eco in quanti Italiani hanno letto il rapporto (1) pubblicato dal Ministero degli Esteri sulla compravendita dei piccoli Italiani, che vanno a diventare tubercolotici nelle vetrerie francesi.

Note sull'emigrazione dei Cominensi all'estero dopo l'unità d'Italia

di Michele Ferri

Sull'emigrazione contadina all'interno e all'estero, iniziata dopo l'unità italiana, esiste un'ampia letteratura, per cui riproporre il problema, senza l'impegno dell'approfondimento e della ricerca, potrebbe risultare superfluo. Ma l'attuale vicenda degli immigrati di colore nei paesi europei, che viene ricorrentemente e ben a ragione assimilata a quella dei nostri bisnonni e trisavoli, ci induce ugualmente a ricordare e riconsiderare brevemente alcuni aspetti di un fenomeno che, nel Circondario di Sora, acquistò, per il suo carattere speciale, una triste rinomanza.

di Lidia Colafrancesco

L’analisi del quadro socioeconomico e delle vicende storiche che ne hanno caratterizzato la nascita costituiscono punti di riferimento obbligato per l’individuazione dei caratteri dei movimenti migratori che hanno interessato la provincia di Frosinone nel secondo dopoguerra.

La rimozione di una storia di luci, ombre, vergogne di Gian Antonio Stella

La feccia del pianeta, questo eravamo. Meglio: così eravamo visti. Non eravamo considerati di razza bianca nei tribunali dell'Alabama. Ci era vietato l'accesso alle sale d'aspetto di terza classe o dovevamo tenere nascosti i bambini in Svizzera. Finivamo appesi nei pubblici linciaggi con l'accusa di fare i crumiri o semplicemente di essere «tutti siciliani».

Il ritorno di John (prima parte)

Era il primo pomeriggio di un agosto infuocato e tutto taceva nella frazione di Picinisco chiamata Fontitune. Si sentiva solo il pianto liberatorio di un giovane che singhiozzava piegato sulle ginocchia davanti ad una casetta in evidente stato di abbandono.

Sono migliaia i giovani che partono dall’Italia verso l’Europa e verso altri continenti. Cercano quelle opportunità che in patria sono precluse da una lunga serie di motivi.

di GIAN ANTONIO STELLA Corriere della Sera Venerdi 15marzo 2013

 

Per i “gauchos”erano solo degli intrusi. Da questa storia viene il nuovo Papa.

C'era chi per stupire i parenti mandava la réclame del macchinone appena comprato «che ci staremmo su in dieci» e chi l'elenco dei buoi, delle scrofe e delle galline e chi ancora si faceva fotografare in groppa a uno struzzo. Ma non c'è figlio di emigranti che sia salito in alto quanto Jorge Mario Bergoglio.

Non datela per scontata. Una valle deve sentirsi, annusare i suoi confini, trovare le strade, che un po’ sono come i suoi occhi, le sue mani, mostrare il suo volto fuori e allargare lo sguardo al di là dell’ultimo orizzonte e poi battere, il cuore, il suo tempo, il suo ritmo, il suo sound, solo alla fine arrangiare la sua melodia. Riconoscersi.

Quanti sono i Sandonatesi oggi a Boston? Non esistono numeri precisi, possiamo fare solo una stima: se oggi i Sandonatesi a San Donato Val Comino sono circa 2200, quelli a Boston sono più del doppio...

IL brigantaggio, come protesta sociale, che imperò sulle nostre montagne dal 1860 al 1870 e che fece danni di ogni genere alle popolazioni locali, non aveva risolto nessuno dei problemi, che lo avevano provocato: la miseria, la fame di terra, la sottoccupazione, l’oppressione dei proprietari terrieri, la mancanza d’ogni prospettiva per il futuro, specie per le giovani generazioni.

Nella sezione video abbiamo un The Biggest Foreign Community in this Country 1972, la televisione irlandese.