Era emozionata Susan Bianchi Lewis, residente negli Sati Uniti, quando il Sindaco Valente l’ha ricevuta per porgerle il benvenuto suo e della comunità di Atina. Susan non era più tra estranei, ma era accolta dalle braccia della città dove suo padre nacque più di un secolo fa, e che per tutta la vita non aveva avuto occasione di conoscere.
Susan con il Sindaco Valente, l'Assessora Cardile e il cugino Luciano
Una pergamena di BENTORNATA suggellava un incontro dal forte significato simbolico: il valore dell’accoglienza. La piccola cerimonia preparata e gestita dall’Assessore Cardile è parte di un progetto cui aderiscono sempre più sindaci: quello di sottolineare l’ospitalità della Valle innanzitutto verso cittadini, con vicina o lontana origine nei nostri paesi, che vengano a ritrovare i luoghi dei loro progenitori per la prima volta nella loro vita o dopo molto tempo. Accompagna il progetto la fiducia che sia la prima di successive visite, magari allargate ai loro congiunti.
Orazio Bianchi da giovane
GENIUS LOCI….VALCOMINO è il logo adottato nell’iniziativa che ogni amministrazione gestirà in totale autonomia, ma con il filo comune del Logo e dello scopo.
Nel caso di Susan, accompagnata dal marito Wayne, l’accoglienza ha avuto il forte supporto di un cugino sconosciuto e ritrovato, Luciano Bianchi, anche lui a sua volta esperto delle strade del mondo…
Il padre Orazio Bianchi e la madre Anna Rita Dowd
Susan è nata a Boston e ha avuto cinque fratelli. Suo padre Orazio Bianchi insegnava arti industriali (ebanista nella produzione di mobili) a Newton, poi si è trasferito ad Attleboro, sempre nel Massachusets, dove Susan crebbe.
Sua madre Anna Rita Dowd, irlandese, faceva la casalinga, e quando tutti i ragazzi eravano a scuola, svolgeva ogni attività possibile, dal confezionamento dei gioielli, alla commessa in negozi di abbigliamento, sino a collaboratrice di insegnanti con bambini dai bisogni speciali.
Purtroppo il suo primo fratello Robert è scomparso all’età di 27 anni per un aneurisma cerebrale. L’altro fratello Steven ha invece lavorato come insegnante di Biologia nelle Scuole Medie di East Providence (Rhode Island). La sorella Gery è stata contabile. Christine invece è scomparsa da bambina all’età di nove anni per una leucemia. Carla , la sorella minore, è infermiera. Da parte sua Susan ha sempre lavorato come segretaria/receptionist nel settore commerciale in diverse aziende.
Nel 1983 suo marito Robert è rimasto vittima di un terribile incidente stradale. I loro figli Michelle e Michael avevano rispettivamente 11 e 9 anni.
Nel 1987 ha incontrato Wayne che ha sposato l’anno successivo. Quest’anno Susan e Wayne hanno dunque festeggiato i loro trentuno anni di matrimonio. Wayne ha due figlie da un precedente matrimonio, per cui i loro figli sono diventati quattro con tredici nipoti ed un pronipote.
Susan ricorda che i suoi nonni vivevano nella zona Allston vicino Boston. Erano buoni con i loro nipoti ed erano grandi lavoratori. Amavamo visitarli soprattutto a Pasqua e a Natale, quando sulla tavola c’era il cibo speciale italiano preparato dalla nonna. Aveva una cucina nel seminterrato, comodissima soprattutto perché poteva preparare i suoi piatti al fresca mentre fuori imperversava il caldo afoso dell’estate.
Susan è stata felicissima di aver potuto visitare Atina. Ritrovare e conoscere poi suo cugino Luciano è stata una sorpresa e un piacere speciale. Anche grazie a lui ha potuto finalmente realizzare il suo sogno di visitare i luoghi di suo padre.
Ritornata negli Usa ha raccontato ogni particolare della visita ai suoi familiari ed è convinta di averli entusiasmati ad effettuare quanto prima anche loro una visita ad Atina e nella Valle di Comino.
Susan e il marito Wayne
La famiglia di Susan
Debora, figlia di Wayne, con la sua famiglia
La nipote Amanda con il marito Mike e il piccolo Ryder
I fratelli Rob e Tucker
La figlia Michelle e i marito Daniel
Il fratello Steve
Il figlio Michael con la moglie Meegan
Luciano e Susan i cugini ritrovati